10 minuti per me – una tazza di caffè

Uno dei problemi che mi vengono riportati quando incontro i clienti è la mancanza di #tempo personale, la sensazione di essere assorbiti completamente dagli obblighi lavorativi e familiari, con conseguente aumento di #ansia e #stress.

La maggior parte delle volte si è talmente abituati a vivere in maniera frenetica, con obblighi costanti di #produttività che non si riesce nemmeno a ritagliarsi un’ora a settimana per fare un’attività piacevole e scaricante.

Sembra quasi che non ci si possa concedere un’attività #piacevole perché sembra di tradire gli #obblighi lavorativi e familiari che spesso ci imponiamo proprio noi e nessuno di esterno.

Pensare di cambiare dall’oggi al domani le nostre modalità comportamentali è molto difficile, però trovo estremamente utile incentivare le persone a riprendersi il piacere delle piccole cose cominciando da un’attività semplice di #10minuti al giorno.

Ci si può ad esempio svegliare prima la mattina, prepararsi il #caffè e gustarselo in tranquillità prima che il resto della famiglia si alzi. Si può assaporare il #gusto, il #calore della bevanda, il freddo della tazza, ascoltare i #rumori che ci circondano e se arriva qualche pensiero frenetico su quello che dobbiamo fare nel corso della giornata, accoglierlo e gentilmente metterlo da parte, tornando a gustare il caffè.

Un primo passo verso la #Mindfulness, aumentare la #consapevolezza sui nostri stati d’animo, pensieri, emozioni per poter essere #liberi di decidere cosa fare: seguirli e farsi a volte travolgere, oppure cambiare #strategia e mettere in atto qualcosa di diverso che ci fa stare bene.

Perché dedicare tempo al nostro #benesserepsicofisico è l’investimento migliore che possiamo fare su noi stessi!


Stress: sopravvivere si può!

Lo stress è una risposta non specifica dell’organismo a una richiesta dell’ambiente che noi valutiamo come difficile da soddisfare. Non dobbiamo pensare, però, che lo stress abbia soltanto una valenza negativa. C’è un motivo se la natura ci ha fornito una risposta di questo tipo che ci rende più vigili e reattivi.

E’ bene distinguere tra stress positivo o eustress che riguarda un’esperienza limitata nel tempo che riteniamo di poter affrontare e controllare (es. un esame) e stress negativo o distress, che rappresenta invece un’esperienza prolungata o ricorrente di cui manca il senso di controllo e padronanza (es. la scoperta di una malattia invalidante).

Il persistere nel tempo di più eventi stressanti può portare al superamento della cosiddetta soglia critica oltre la quale l’organismo non riesce più a difendersi e la naturale capacità di adattarsi viene a mancare. E’ in questo momento che si abbassano le difese immunitarie e possiamo diventare più vulnerabili a patologie di tipo fisico, ma anche psicologico. Non dobbiamo dimenticare che mente e corpo non sono due entità separate, anzi, sono estremamente collegate tra loro.

Esistono strategie per affrontare efficacemente gli stressors che ci mettono sempre più alla prova oggigiorno ed è possibile ricorrere anche ad esercizi di rilassamento psico-corporeo per ridurre i sintomi del distress. Concedersi uno spazio di ascolto e confronto con un professionista, può rivelarsi utile per riappropriarsi del proprio benessere e migliorare la propria salute, trovando la strategia più adatta a noi!